giovedì 31 luglio 2025

Russofobo ci sarai te!

Ebbene anche il nostro presidente Sergio Mattarella è stato inserito nella “black list” dei russofobi stilato dal Cremlino.


A fargli compagnia in questa lista del "po ti ci richiappo!" troviamo:

Antonio Tajani: ingrato! con tutte le cene che Putin gli ha offerto quando accompagnava il suo capo Berlusconi per la scopata tra amici (e qui non si parla di gioco di carte) del sabato sera a Mosca;

il ministro Crosetto: che sì si mette l’elmetto e sembra un duro, ma ha un cuore tenero come una pallina di uova di storione;

Joe Biden: a Putin, quando lo invitava, gli ha scalfito tutta la scalinata del Cremlino cascandoci e battendoci ripetutamente la sua dentiera di tungsteno;

Emmanuel Macron: si sa! già prima di Napoleone tra francesi e russi non è mai scorso buon sangue;

il premier olandese Rutte: che sapore migliore avrà mai il culo di Trump rispetto a quello di Putin?


In una prossima lista pare che troveremo anche il ministro Nordio reo, nell’ultima visita a Mosca di qualche anno fa di essersi scolata mezza cantina di vodka, lasciando il conto agli oligarchi russi;

il gruppo rock dei CCCP: nonostante il nome della band non sono mai andati a fare concerti in Russia con Albano, Ricchi e Poveri e Pupo.


Poi ci sono gli assenti: quelli che ci sono rimasti male:

la Meloni, che così non ha potuto sfoggiare il suo nome su "Il Giornale” e dunque il suo vittimismo come acerrima nemica del puntuale “Regno del Male” che ogni tanto si presenta nella recente storia dell’Occidente;

Carlo Calenda: crede che il KGB ascolti tutti i tg e talk politici italiani, ma hanno altro da fare ed anche per loro è solo un emerito imbe… sconosciuto.


Invece Matteo Salvini si aspetta anche da Mosca una “targa di amicizia”: i russi sono sì extracomunitari, ma questi pagano assai bene!

mercoledì 30 luglio 2025

Prospettive per e ppenzionati viareggini del domani

Certo tutto ni potete di’ al Ghinghero ma che ‘un abbia senzibilità per e nnostri vecchietti, vello ‘unnelo potete rinfaccià!


E ‘un ha badato a spese (eppò dìno che è llucchese!): ha perzino chiamato un de’ - come li chiàmino ora? - archi-star del momento (e ‘n vesto la su’ fama è cresciuta bao! spece a Mmilano), l’architetto Stefano Boeri per impiegà ‘l tempo fori ‘asa a’ ppenzionati viareggini e di ‘onzeguenza liberà le loro mogli da degli scassacogliòmbari casalinghi e ciotolanti che ìnzinnò avrebbero passato ve’ du’ giorni che ni rèstino a bofonchià da una stanza all’altra come pentole di fagioli.

Ma che ha fatto il zìndao di ‘osì socialmente utile?
Inzieme all’assessore Pierucci (o lullì, ci giurerei che su’ mà, vando la ‘oncepito, “l’ha messo ‘n cantiere”) ha buttato giù un bel po’ di idee di novi lavori pubblici, messi po’ in bella ‘opia dal Boeri per la modica cifra di ‘unzovanto, che - se anderanno ‘m porto - Viareggio ‘un sarà più la Città del Carnevale, ma la Città de’ Ccantieri Edili (per ‘un confòndisi co’ velli navali).
Ce n’è per tutti: centro, periferie, dàrzine, Confino e Fosso dell’Abate; ogni penzionato avrà la possibilità d’avé un bel cantiere sotto ‘asa.
Una “città verde”: avrà tante di velle piste ciclabili che messe ‘nzieme saran più lunghe del Càmino di Santiago di ‘Ompostella, parchi da fà ‘nvidia al nuiorchese Sèntralparche (dove èn previste panchine per e ppicchenicche e de’ chioschetti - ovviamente ecosostenibili - per lo spaccio della droga), passeggiata pedonale fino ‘n cima al Muraglione con calette ogni 50 metri per andà a prende du’ muscoli o valche ppolpo o ffavollo, marciapiedi larghi un metro al Terminetto, che tanto anco se si stringon le già strette strade le màghine, se pàssin da via Mazzini o da via Garibaldi, pàsseran per forza anco di là.
Di “boschi vertiàli” come a Mmilano, ‘l Boeri ha dìtto che vì ‘un ce n’è bbisogno: basta continuà a non potà erbacce e ccanneti sulle salite del cavalcavia Barzacchi.
Sicché, o penzionati del domani, ci penzate vanto spasso se ‘ccostruttori saranno scelti come fecero vella volta per rifà la piazzetta davante a ‘bbagni Pinocchio e Zzara: la vostra pacchia sarà pràtiamente ‘nfinita!
Per po’, finiti tutti i llavori, t’ariverà la Timme che risfarà tutto per passàcci la nova e futuristica fibra a 10G.



martedì 29 luglio 2025

Si è perso il Burla-bimbo

Diritti d'autore, sfruttamento commerciale del logo, percentuali, carte bollate...
Chi avrà ragione? Mah?
E intanto la Fondazione toglie (quasi) tutti i manifesti del 2026.



Falsi invalidi