giovedì 21 febbraio 2013

Un vero ...leader dell'anonimato

Sapete chi è luqquì?
Mi sa di no (e se putacaso lo sapete fate finta di 'un conoscerlo perché sennò mi rovinate il pezzo!).

Si chiama Roberto Re e io l'ho scoperto per un grosso manifesto che campeggia a ddu' passi dall'ospedale Versilia, dove dice di iscrivervi alla su' scuola per doventà de' veri "leader"!
Però, gnente male uno che insegna a doventà leader quando lù stesso è un emerito sconosciuto, che forse nianco nel su' condominio - anco se si fa nnotà in tutte le maniere - 'un ni dà retta nessuno.
Pensate che da quando decise di candidarsi per la su' Circoscrizione comunale per diventà il leader del rione, una legge nazionale abolì l'Ente.

Sicché, incuriosito per la su' anonimicità, oggi ho dedicato cinque minuti di internet (anco troppi!) per avé su' notizie.
In pratica in nessun sito web vien considerato leader da chicchessia, se non dal suo e da velli a cui ha pagato la pubblicità.
Io po' ho provato a capì il meccanismo cerebrale di chi - abbagliato da tal manifestone - deciderà di intraprendere la ...carriera da "leader" iscrivendosi e frequentandosi al corso di luqquì.
Probabilmente o è gente che 'un vien cacata nianco di striscio dal su' cane che penza di cambià vita, o il solito leccaculo dell'ufficio che vole emerge, o berlusconidi che credono che raccontando le barzellette (meglio se lete) sia automatico andà sulle prime pagine de' ggiornali e, non riuscendoci, dan la colpa che non hanno una preparazione adeguata.
O sennò si è Francesco Rutelli che conta sui consigli di Roberto Re come ultima speranza...